
Ti sei mai ritrovato a pensare che i progetti o i prodotti che stai realizzando non ti rappresentino più al 100%?
Magari perché vorresti dedicarti a servizi di altro genere, o perché il tuo stile col tempo si è evoluto, ma i tuoi clienti continuano a chiederti le stesse cose. O forse vorresti rivolgerti a una tipologia di persone diversa.
In ogni caso finisci per sentirti intrappolato in un business che non ti fa più provare quell’entusiasmo che ti caratterizzava fino a qualche tempo fa.
Una via d’uscita però c’è e si chiama rebranding – un processo di trasformazione (totale o parziale) attraverso il quale riprogettare il tuo brand e quindi la tua attività.
Come capire che è ora di fare un rebranding
Stare al passo coi tempi è fondamentale per mantenere un business vivo e profittevole. Senza contare che l’imprenditore deve riuscire a farsi riconoscere, e scegliere, in un mercato ipersaturo. Proprio per questo devi essere sempre attento a cogliere i bisogni (anche quelli ancora inespressi) della target audience.
Il processo di rebranding entra in gioco ogni volta che ci sono da fare dei cambiamenti nell’attività, non solo per cavalcare i trend ma anche per assecondare le tue esigenze, che possono variare nel tempo.
Ma quali sono i segnali che ti fanno capire che è arrivata l’ora di progettare un rebranding? Ne abbiamo individuati alcuni:
1. Il tuo brand sembra una coperta patchwork
Hai presente quelle coperte un po’ hippie un po’ casa-della-nonna, fatte di tanti quadrati di stoffa diversi cuciti assieme? Ecco: un brand, dopo anni di attività e tante piccole modifiche fatte “a sentimento” e non in modo sistematico, può fare l’effetto di una coperta patchwork.
Magari hai iniziato a lavorare dieci anni fa, poi hai allargato la tua attività con ulteriori servizi o prodotti. Hai aggiornato il listino mano a mano, ma il tuo logo è rimasto quello degli inizi e le pagine del sito che presentano i tuoi servizi sono tutte slegate fra loro.
Se ti rendi conto che la situazione in cui ti trovi è proprio questa, allora ti consigliamo di pensare a un bel rebranding che dia una nuova coerenza alla tua attività. Presentarti in modo coerente e con un’identità ben precisa è il primo passo per convincere i clienti a sceglierti.
2. Il tuo target è cambiato
Le caratteristiche del target sono parte integrante del mercato e cambiano di pari passo. I bisogni delle persone cambiano in base alle variazioni di cultura, società e mode. Se vuoi che il tuo business abbia successo, devi essere in grado di intercettare i cambiamenti e agire di conseguenza.
Un rebranding ti può essere utile in questo caso, o se a cambiare è proprio la tipologia di target a cui ti vuoi rivolgere.
Può essere, infatti, che all’inizio della tua carriera aziendale tu ti rivolgessi a piccoli imprenditori locali, ma magari, dopo anni di attività e di crescita professionale, vuoi iniziare a lavorare con imprese medio-grandi: ecco che un rebranding sarà quasi sicuramente necessario, perché il modo in cui comunichi il tuo brand influenza la tipologia di clienti che attiri.
3. Hai in serbo delle novità e vuoi farlo sapere a tutti
A livello psicologico le novità generano sempre interesse, ma chiaramente vanno comunicate come si deve!
Non ti stiamo dicendo che tu debba fare un rebranding completo per ogni singola novità che introduci, ma sicuramente dedicarle un lancio degno di tale nome può suscitare effetti molto positivi. Se inizi a proporre nuovi servizi i tuoi clienti devono saperlo, altrimenti come pensi che possano essere invogliati ad acquistarli?!
Se poi le novità sono particolarmente corpose, puoi pensare una riprogettazione più sostanziosa che includa un rebranding del logo o dell’immagine coordinata (ricordi la coerenza di cui parlavamo prima?).
4. La concorrenza è più agguerrita che mai
L’abbiamo già detto ma lo ripetiamo – anche se siamo certi che tu lo sappia benissimo: il mercato si evolve nel tempo. Cambiano i clienti, ma anche i concorrenti. In un mercato particolarmente affollato, emergere fra i moltissimi competitor può essere davvero impegnativo.
Per differenziarti c’è un solo modo: puntare su ciò che ti rende unico.
Il nome della tua attività (se ne usi uno diverso dal tuo), logo, offerta, sito internet, canali social: tutto deve parlare di te e delle tue peculiarità. Se ti rendi conto che alcune di queste variabili sono troppo simili a quelle dei tuoi concorrenti, allora è il caso di progettare un rebranding che ti permetta di spiccare.
Rebranding: i punti essenziali
A questo punto dovresti avere ben chiare le motivazioni che rendono necessario un rebranding aziendale, ma forse ti stai chiedendo come dovresti procedere. Gli elementi a cui prestare attenzione sono pochi ma fondamentali:
- Analizza a fondo il tuo brand: devi avere ben chiari i tuoi valori e i tuoi obiettivi, oltre alle tue unicità;
- Fai un’analisi di mercato, sia per capire su quali novità potresti puntare che per valutare le aree più o meno competitive;
- Tieni ciò che del tuo brand ti rispecchia e ristruttura il resto, prestando attenzione alla coerenza fra i diversi aspetti coinvolti.
- Rivolgiti a un team: è difficile, se non impossibile, fare un rebranding della propria attività in completa autonomia. Occhi esterni sono necessari per mantenere un’oggettività che chi è coinvolto in prima persona non ha. Oltre a questo, in un team ci sono professionisti con diverse specializzazioni che potranno rendere il tuo rebranding molto più efficace.
- Una volta conclusa l’operazione di rebranding, organizza un lancio ufficiale per mostrare al mondo le tue vesti nuove fiammanti!
Se senti che è arrivato il momento di fare un rebranding della tua attività e hai bisogno di qualcuno che ti guidi in fase strategica o vuoi approfondire l’argomento, scrivici per una consulenza gratuita e senza impegno, lavoreremo insieme per capire come poterti aiutare.
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